Descrizione
Storia
Nel 2003 prende vita l’idea di rinnovare il vecchio vigneto, con un approccio orientato alla sostenibilità e alla biodiversità, da parte di Mirta Fedespina e Antonio Farina, proprietari del podere e appassionati di vini, insieme all’enologo Francesco Petacco. La scelta è stata quella di lavorare con un blend di varietà autoctone e internazionali: il Ciliegiolo, un vitigno a bacca nera originario dell’area, e il Merlot, presente in alta Lunigiana da secoli grazie al passaggio dei pellegrini lungo la Via Francigena. Nel 2014, con l’arrivo in azienda del figlio Matteo, architetto per formazione ma vignaiolo per passione, la ricerca si concentra sul recupero di vigneti storici. Lo sviluppo prosegue con l’acquisizione di una vigna di cinquant’anni situata a un’altitudine di 300 metri sulle pendici dell’Appennino Toscano, con viti che superano i 40 anni e si trovano su terreni alluvionali. In vigna l’approccio è attento e il più possibile non interventista, mantenendo un costante rispetto per la biodiversità.
Uve utilizzate
Pinot nero 100%
Metodo di produzione
In cantina, il lavoro prosegue in coerenza con fermentazioni spontanee in vasche di cemento e una macerazione sulle bucce di circa 20 giorni per questo Pinot Nero. Il vino matura poi per 15 mesi in botti di rovere francese da 300 litri.
Grado alcolico
13%
Note di degustazione
Colore rosso rubino brillante. Al naso rivela una vasta gamma di aromi, che spaziano dal ribes nero al cuoio, dalla mora di rovo alle rinfrescanti erbe balsamiche. Al palato offre un’esperienza straordinaria: pur non essendo un vino robusto, si espande elegantemente raggiungendo ogni angolo, grazie a una perfetta armonia tra la sua struttura fruttata, l’acidità e la trama salina.
Possibili abbinamenti
Ideale su primi piatti al pomodoro e sugo di carne, formaggi saporiti e secondi piatti di carne rossa.