Descrizione
Storia
Le prime notizie riguardo a Meleto risalgono all’XI secolo, quando il Castello apparteneva ai monaci Benedettini della Badia a Coltibuono. Nel 1256, il nome “Meleto in Chianti” fu menzionato per la prima volta nel Libro degli Estimi dei Guelfi fiorentini, come proprietà di una famiglia feudale locale. Grazie alla sua posizione strategica, vicina al confine tra i territori delle Repubbliche di Firenze e di Siena, il castello divenne il principale baluardo fiorentino della zona e in seguito una delle principali fortificazioni nel Terziere di Gaiole della Lega del Chianti. Nonostante ciò, il castello non subì mai gravi distruzioni, pur essendo una preda ambita tra i due contendenti. Nel 1968, l’editore Gianni Mazzocchi di Quattrosoldi organizzò un’anticipazione dell’azionariato diffuso per acquisire la proprietà. Ai lettori venne proposto di acquistare parte delle viti che rischiavano l’abbandono, con oltre 1.600 piccoli sognatori che aderirono alla Viticola Toscana.
Uve utilizzate
Sangiovese 100%
Metodo di produzione
Il metodo di produzione prevede una macerazione sulle bucce per circa 10-15 giorni a temperature controllate, seguita da una maturazione in botti di rovere per almeno 12 mesi e un affinamento in bottiglia di almeno 3 mesi.
Grado alcolico
13,5%
Note di degustazione
Colore rosso rubino intenso. Al naso profumo intenso di frutti di bosco, prugna e note speziate. Al gusto presenta una struttura equilibrata e una buona acidità, con un finale lungo e persistente. Il sapore fruttato è arricchito da note speziate di pepe nero e cannella, con un leggero sentore di liquirizia.
Possibili abbinamenti
Si sposa perfettamente con piatti di carne rossa, selvaggina e formaggi stagionati. È ideale con la tradizionale bistecca alla fiorentina, ma anche con piatti di pasta con sugo di pomodoro e basilico.
Recensioni
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